︎ 27 settembre 2016 ︎
Note sull’aereo, di ritorno dai 3 mesi in India.
Note sull’aereo, di ritorno dai 3 mesi in India.
Resoconto dei luoghi visitati nell’estate 2016 in India e a Singapore
Sull’aereo per Gedda con i piedi gelati per l’aria condizionata e il respiro bloccato causa alienazione che mi porto dietro fin dai giorni prima di partire da Pune alla volta di Singapore, mi viene in mente di scrivere qualcosa su questo viaggio lunghissimo che mi ha portato a vedere altre facce della medaglia “terra, umanità” molto diverse tra loro e molto diverse dalla nostra italiana ed europea.
Alla partenza per questa avventura mi sentivo come predestinato ad incontrare qualche vero maestro e a dedicarmi assiduamente alla pratica dello yoga integrale ad Auroville, cosa che mi aspettavo avrebbe determinato un passo evolutivo decisivo nella mia coscienza proprio grazie ai metodi di Aurobindo che speravo con convinzione di “incontrare” grazie ai suoi continuatori, che immaginavo presenti in gran quantità e disposti ad accogliermi nelle loro pratiche ad Auroville.
All’andata, sul volo per Dheli, notavo gli atteggiamenti degli indiani che mi sembravano così calmi, rispettosi, centrati, silenziosi.. Ho pensato “come amo questo popolo”. All’aeroporto di Dehli, per fare il cambio per chennai, ho incontrato difficoltà perché i militari che bloccavano l’accesso alla zona departure non capivano che la mia valigia era stata direttamente mandata a Chennai.. Nell’interagire con vari personaggi dell’aeroporto ho iniziato a sentirmi sconfortato da alcune barriere di comprensione come ad esempio l’accento indiano. Ho subito incontrato un indiano con occhi divini che mi ha aiutato facendomi sentire la presenza di Dio che mi sosteneva negli inizi di questo viaggio “buono e giusto” verso la libertà e la svolta spirituale che mi immaginavo.
Arrivato a Chennai era tardi di sera e non potevo andare subito a Pondicherry, quindi ho deciso di passare la notte in un hotel lí. Con un ingegnere conosciuto in aeroporto esco agli arrivi e rimango abbastanza scioccato dal clima e dalla confusione che mi spaventa anche, tassisti e tuctuc drivers impazzano con arroganza alla ricerca di clienti, tra cui il giovane ingegnere e sua madre, a cui stavo attaccato per farmi aiutare. Alla fine decidiamo di prendere un treno (quali fatiche con borse, pozzanghere sporche, coda chilometrica per fare i biglietti, treno da 10 rupie affollatissimo con gente appesa..)
AUROVILLE (da solo)
- solitude farm (quasi 3 settimane)
- buddha garden (2 settimane)
- auromode (2 settimane)
- center guest house (2 settimane, con Giulia)
KERALA (con Giulia)
- trivandrum
- varkala
- alleppey
- marathi beach
- kotchi, fort kochi
TIRUVANNAMALAI (con Giulia)
- Ramana Ashram Residency, 10 min walk from the Ashram
AUROVILLE 2 (da solo)
- center guest house
PUNE (da solo)
Dove ho dormito
- famiglia indiani musulmani
- residence dei bocconiani
- hotel Lotus
- hotel Kamlesh
- stanza in lane C, dopo Hyderabad Restaurant
Esperienze
- Osho Meditation Resort; 5 giorni
- Lavoro in fabbrica “Ecopack” con operaie indiane; 14 giorni
- Solitudine e alienazione, lettura “I racconti di Belzebu”
- Ristoranti tentatori...
SINGAPORE (da solo)
Dove ho dormito
10 notti all’ostello River City Inn in Hong Kong street, stazione dell’MRT Clark Quay.
Luoghi specifici in cui ho bazzicato a Singapore :
- Bugis junction
- Ion orchard, far east plaza
- Marina Bay area (notte post club)
- club Kyo
- Little India (Mustafa, notte post club)
- Chinatown (con Geety e altri 3 couchsurfers)
- Vivo City (Harbourfront)
- SMU university
- Fort Channing Park
Tipo di ambienti vissuti e osservati :
-
stazioni metro
-
ostello
- biblioteche
-
strade
-
grattacielo
-
strade di notte
-
club
-
bus
-
centri commerciali
-
universities
-
food republic, ristoranti vari